Acque sorgive, acque termali

Tra Vivo d’Orcia e Bagni San Filippo

Lunghezza 

26 km

dislivello

944 m

superficie

Asfalto, strada bianca, bosco

difficoltà

Media

Mappa

Descrizione

Questo tracciato nasce con lo scopo di collegare due dei siti più importanti del Comune di Castiglione d’Orcia, le acque sorgive dell’Ermicciolo e le acque termali di Bagni San Filippo. Il percorso non presenta molte difficoltà, ma il notevole dislivello lo rende non particolarmente adatto a ciclisti alle prime armi o non molto allenati. 

Da Campiglia d’Orcia, dopo aver ammirato la Rocca di Campigliola, antica torre di avvistamento e unico resto della fortificazione del X° secolo realizzata dai Conti Aldobrandeschi, si raggiunge la frazione di Vivo d’Orcia, dove è possibile fermarsi per pranzo o per una breve sosta. 

Si percorre poi il “Sentiero delle acque”, che costeggia il torrente Vivo, attraverso il quale si raggiunge prima il laghetto dello Scodellino, con le sue caratteristiche cascatelle, e poi l’Ermicciolo

L’Ermicciolo comprende un’ampia zona boschiva, tra castagni, abeti e faggi. Al suo interno è possibile trovare una zona pic nic, gestita dal Parco Vivo, la chiesa dell’Ermicciolo, chiesa in stile romanico realizzata da San Romualdo e le sorgenti del fiume Vivo. 

Proseguendo, si percorre la SP65, strada asfaltata che collega Vivo d’Orcia ad Abbadia San Salvatore, raggiungendo il punto più alto del tracciato, comunemente chiamato “Poggio del Vivo”, a 1116 m s.l.m.

Imboccando poi la SP18 e la SP61, si discende lungo la traccia, alternando tratti di asfalto e bosco, per raggiungere Bagni San Filippo, noto per le sue acque calde termali. 

All’interno della piccola frazione sono disponibili bar e ristoranti per i pasti e il caratteristico Fosso Bianco. Si tratta di un ampio parco nel quale le acque termali hanno creato un paesaggio magico, con bianche conformazioni calcaree, cascatelle e piccole vasche di acqua calda.

Addentrandosi nel parco, è possibile raggiungere la celebre Balena Bianca. La cascata così chiamata per la somiglianza con la bocca di una balena, è la formazione calcarea più suggestiva del Fosso Bianco. Qui scorrono le acque più calde che sgorgano a 48º dalla sorgente poco distante, garantendo una temperatura talmente alta da permettere di fare il bagno anche fuori stagione. L’accesso è consentito pagando un ingresso simbolico di 2€.

Riprendendo il tragitto, per far ritorno a Campiglia d’Orcia, è possibile fermarsi presso la Grotta di San Filippo Benizi, dove il presbitero di origini fiorentine decise di ritirarsi e vivere qualche anno dopo essersi ritenuto indegno della nomina di futuro papa avvenuta nel 1269.